03/05/2009 - PROVA DI CERDA .

Tanta passione, ostinato impegno nel cercare di scoprire e dar spazio a nuovi orizzonti e nuove possibilità per far sì  che il nostro ossessivo amore per la caccia e per i cani da ferma possano liberamente manifestarsi e concretizzarsi sono le ragioni primarie che da anni ormai mi legano al Consiglio siciliano della caccia, pesca, ambiente cinofilia, sport; un legame forte, forse indissolubile.
È nel perseguire questi obiettivi che giorno 3 maggio si è svolta una prova con abbattimento del selvatico in una zona cinologica per noi “nuova”, sita in Contrada Cascio Malluta nell’agro di Cerda, terreni potenzialmente idonei per questo tipo di prova per ampiezza e vegetazione, ma che necessitano ancora di qualche intervento per poter esprimere al massimo il loro potenziale; un impegno importante, assunto con la massima serietà e disponibilità dal nuovo gestore della zona il Sig. Schiera Giovanni.
Ultimo nonché indispensabile elemento per la buona riuscita di una manifestazione è il clima con le  stagioni che freneticamente si susseguono sembrando quasi impazzite dove il caldo diventa fresco il fresco diventa arido, il freddo diventa gelo. Le  piogge ormai persistenti dei giorni antecedenti la prova ci donano un terreno pesante e vegetazione abbondante ed alta.
Tredici cani tra Continentali ed Inglesi che si alternano in turni impegnativi e non particolarmente entusiasmanti. Qualche lampo di luce solo in alcuni turni degli Inglesi, ed alla fine il verdetto del giorno è il seguente: nella categoria Inglesi un solo cane in classifica, la setter Zaira del sig. Guardì che evidenzia buona cerca, un’azione sufficientemente impegnata; ferma in buono stile due quaglie correttamente concluse; migliore il riporto. Nella categoria Continentali si impone l’E.B.  Urik condotto dal Sig. Alioto che dimostra buona attitudine al terreno, esprime una cerca sempre nel vento con piacevoli accertamenti ed un’azione sufficientemente ampia; ferma in bell’espressione selvatico correttamente indicato e riporta prontamente. Al secondo posto si piazza un altro Breton, Chicco del sig. Guardì con un’azione da caccia una cerca continua ma poco ampia un accettabile portamento; ferma selvatico concluso correttamente ma non perfettamente indicato.
Alla fine foto di rito, saluti e abbracci e la gioia di aver trascorso goliardicamente un'altra giornata insieme in serenità ed amicizia.
 

CARLO CARACAUSI

 

 


 

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