Coniglio selvatico: parere ISPRA
 

Consiglio Siciliano

L Associazione vicina ai Cacciatori

  • Full Screen
  • Wide Screen
  • Narrow Screen
  • Increase font size
  • Default font size
  • Decrease font size

24 agosto 2023 - CONIGLIO SELVATICO: IL PARERE DELL'ISPRA

In sede di discussione del Calendario Venatorio è stato distribuito il parere dell'ISPRA sulla proposta dell'amministrazione regionale sul calendario venatorio 2023/2024. Per quanto riguarda il coniglio selvatico ISPRA scrive:

Coniglio selvatico:

È specie para-autoctona per il nostro Paese che suscita un forte interesse venatorio specialmente in Sicilia, ma che, continua a ricevere scarsa attenzione sotto il profilo gestionale. La gestione faunistico-venatoria delle popolazioni di Coniglio selvatico deve essere modulata a livello locale, potendo variare sensibilmente le condizioni demografiche delle popolazioni nel tempo. Le principali misure adottabili sono:

- monitoraggio delle popolazioni (censimenti, raccolta di indici di abbondanza relativa, controllo dei carnieri annuali, verifiche sanitarie ecc.);

- pianificazione delle densità di popolazione ammissibili localmente;

- adeguamento del periodo di caccia alle esigenze della pianificazione gestionale;

- prevenzione dei danni alle colture mediante misure dirette e indirette;

- esclusione del ripopolamento, in particolare con esemplari allevati;

- realizzazione eventuale di aree circoscritte di divieto di caccia, utilizzabili per favorire la spontanea dispersione dei conigli nei territori circostanti compatibilmente con i generali obiettivi di gestione della specie. Particolare importanza riveste la pianificazione del prelievo che dovrebbe essere realizzato a partire dai risultati del monitoraggio delle popolazioni e dall’analisi dei carnieri realizzati negli ultimi anni e sulla base: - dell’evoluzione, da un anno all’altro, dell’indice di abbondanza relativa prima della stagione riproduttiva al fine di valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati in termini di prelievi realizzati nella stagione venatoria precedente; - dell’evoluzione, da un anno all’altro, dell’indice di abbondanza pre-caccia, indicativo del successo riproduttivo della popolazione; - dell’evoluzione attesa degli effettivi all’inizio della stagione riproduttiva seguente. Gli eventi catastrofici (Mixomatosi, M.E.V., avversità climatiche, ecc.) devono ugualmente essere presi in considerazione, fino ad indurre ove opportuno un’eventuale sospensione del prelievo venatorio nei singoli ambiti di gestione o parte di essi (distretti, comuni ecc.). Di conseguenza, per una strategia complessiva per la gestione e conservazione della specie in Sicilia, risulta particolarmente utile l’adozione del “Protocollo di monitoraggio del Coniglio selvatico” predisposto da codesta Amministrazione. Per quanto concerne l’anticipo dell’apertura della caccia nel mese di settembre, si evidenzia che il Coniglio selvatico in tale periodo ha già completato il ciclo riproduttivo in relazione all’inizio del periodo di siccità estiva, tipico dei climi mediterranei, come confermato da dati sperimentali raccolti direttamente da questo Istituto.

Tuttavia, tenuto conto del possibile impatto indiretto dovuto al disturbo che la caccia al Coniglio può determinare su altre specie stanziali, si suggerisce di limitare il prelievo del Coniglio selvatico nel mese di settembre alle giornate previste per l’anticipazione della caccia alle specie ornitiche migratrici e di escludere il prelievo nelle aree prioritarie per la conservazione di Lepre italica e Coturnice siciliana. Infine, si ritengono condivisibili le misure adottate per limitare l’uso delle munizioni contenenti piombo per nelle aree di nidificazione e presenza del Capovaccaio.

(segue)

You are here