Comunicato Congiunto
 

Consiglio Siciliano

L Associazione vicina ai Cacciatori

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24 APRILE 2012 - CALENDARIO VENATORIO E FINANZIARIA: COMUNICATO CONGIUNTO

Il Consiglio Siciliano della Caccia, della Pesca, dell'Ambiente, della Cinofilia e dello Sport unitamente alle Associazioni Venatorie Associazione Siciliana Caccia e Natura, Arcicaccia, Caccia Pesca Ambiente Sport, Enalcaccia, Federazione Italiana della Caccia, Federazione Siciliana della Caccia, Federazione della Caccia per le Regioni d’Europae e  Regno delle Due Sicilie in relazione dell'approvazione di due norme che riguardano la prossima stagione venatoria hanno rilasciato il seguente comunicato:

Cari amici Cacciatori, ci risiamo. Grazie ad un emendamento last minute inserito nella Finanziaria regionale, anche quest’anno le disposizioni della bozza di Piano Regionale Faunistico Venatorio saranno operative per legge.

L’Assessorato alle Risorse Agricole ed Alimentari, evidentemente, si è reso conto per l’ennesima volta di non potere portare a termine le procedure di VAS sulla proposta di Piano, recentemente (ed obbrobriosamente) modificata nello scorso mese di marzo.

Ci ha pensato quindi l’Assemblea regionale a scongiurare il pericolo di un ulteriore fallimento, rendendo vincolanti le disposizioni del Piano ed evitando così all’Assessorato lo sforzo di rispettare le scadenze della procedura.

Così facendo, sono stati però preclusi alle Associazioni (sia venatorie che ambientaliste) ogni interlocuzione e confronto sulle tematiche del Piano, poiché le osservazioni alla proposta non potranno avere alcun effetto migliorativo prima della prossima stagione.

Risultato: per la stagione 2012/2013 il Calendario Venatorio dovrà attenersi ai vincoli contenuti nella bozza di Piano; per la stagione venatoria 2012/2013 migliaia di cacciatori messinesi saranno “sfrattati” dalla ZPS dei Peloritani a beneficio di 294 cacciatori di Comuni limitrofi; per la stagione 2012/2013 la caccia nelle isole minori sarà consentita solo ai residenti; per la stagione 2012/2013 nel Bosco di Santo Pietro sarà possibile cacciare solo il coniglio selvatico.

Queste sono soltanto alcune delle clamorose ingiustizie contenute nella Bozza di Piano e nella sua recente modifica, che le Associazioni venatorie si preparavano a contrastare con gli unici strumenti messi a disposizione dalla legge, ovvero le osservazioni e l’eventuale impugnazione.

Ma questa possibilità ci è stata tolta, ancora una volta, da una leggina regionale, che testimonia la volontà di rifiutare il confronto in ogni sede, anche giudiziaria.

Qualcuno è convinto (ma si ricrederà presto) che questa leggina sia un bene per la caccia, perché la norma approvata in Finanziaria, a differenza dello scorso anno, non prevede che la Valutazione di Incidenza costituisca un adempimento necessario per l’esercizio della caccia nei Siti Natura 2000 (Sic e Zps); è convinto quindi che sarà possibile andare liberamente a caccia in quelle zone per le quali l’Assessorato non ha ancora avviato lo studio di incidenza.

Le cose però stanno ben diversamente: il TAR di Palermo, con più sentenze consecutive, ha sospeso e poi annullato i calendari venatori 2009/2010 e 2010/2011 nella parte in cui consentivano la caccia nei Siti Natura 2000 in assenza di Valutazione di Incidenza e una delle due pronunzie cautelari è stata confermata anche dal Consiglio di Giustizia Amministrativa.

Pensavamo che queste “sberle” giudiziarie avessero convinto l’Amministrazione ad osservare le regole, ad avviare e concludere le procedure di valutazione come fanno le altre Regioni d’Italia e non, piuttosto, a tentare di rifugiarsi, inutilmente, sotto l’ombrello dell’Assemblea Regionale.

Noi non ci arrendiamo e non scendiamo a compromessi, convinti, come siamo, che solo il rispetto delle regole potrà garantire un futuro sereno alla caccia ed ai cacciatori, che solo il confronto potrà restituire alla nostra passione la dignità perduta e per questo abbiamo deciso di intraprendere ogni iniziativa che riteniamo utile a respingere ulteriori violenze.

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