Ricorso: la posizione di Aiello
 

Consiglio Siciliano

L Associazione vicina ai Cacciatori

  • Full Screen
  • Wide Screen
  • Narrow Screen
  • Increase font size
  • Default font size
  • Decrease font size

 

23 AGOSTO 2012 - RICORSO AL TAR: LA REPLICA DELL'ASSESSORE

Apprendiamo dal blog parcodeinebrodi.blogspot.it della dichiarazione dell'Assessore Francesco Aiello che riportiamo integralmente

CACCIA: LEGITTIMO IL CALENDARIO VENATORIO 2012-2013

"E' necessario chiarire che il piano faunistico e venatorio non serve altro che a dividere il territorio regionale in tre parti: una destinata agli ambiti territoriali di caccia; una alle Aziende faunistico, venatorie e agrovenatorie; e una terza declinata a protezione della fauna attraverso le oasi, i parchi e le riserve naturali. La legge 157 prevede che il Piano sia revisionato ogni cinque anni, decorso tale periodo si possono apportare eventuali modifiche. Questo non significa che, trascorsi i cinque anni, decadono gli ambiti di caccia, le aziende faunistico e venatorie, e soprattutto le zone di protezione, che invece restano costituite e funzionanti". Replica cosi' l'assessore regionale per le Risorse agricole e alimentari, Francesco Aiello, alla denuncia dell'illegittimita' del calendario venatorio 2012-2013, in cui si autorizza la caccia in Sicilia a partire dal primo settembre, anche nei siti della rete Natura 2000. "Anche il Piano regionale delle riserve e dei parchi - ricorda Aiello - promulgato nel 1991, ha validita' quinquennale e non e' stato mai rifatto. Ma mai nessuno ha pensato che di conseguenza dovessero decadere i parchi e le riserve previsti dal Piano". Quanto alla caccia nei siti della rete Natura 2000, Aiello spiega che "rispetto all'anno scorso, in cui il divieto era sancito dalle decisioni del Tar di Palermo, quest'anno ci sono i Piani di gestione, predisposti dagli enti gestori e approvati dall'assessorato del Territorio e dell'Ambiente che prevedono la possibilita' di cacciare nei limiti consentiti dalla legge. Tra l'altro, il Cga ha annullato la decisione del Tar, dichiarando inammissibile il ricorso di Legambiente e delle altre associazioni". E' stato contestato all'amministrazione anche di aver disatteso il parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). "Ebbene - precisa l'assessore - bisogna intanto chiarire che tale parere non e' vincolante. In ogni caso, per alcuni punti disattesi l'assessorato ha spiegato le ragioni richiamando puntualmente riferimenti scientifici".

You are here